mercoledì 15 dicembre 2010

Come non detto.

Il freddo è arrivato sul serio, e io avevo giurato che non avrei mollato di nuovo il mio blog all'incuria del tempo...ma invece tutto il resto mi ha preso e non sono riuscita a dedicare un pò di tempo a me ai miei pensieri.
Il freddo nelle ossa, il freddo nella mente...solo un barlume di amore mi salverà.
E' nato il mio secondo nipotino: Antonio ed è un bellissimo angioletto.
anche se fa freddo, l'amore ci riscalda il cuore.

mercoledì 4 agosto 2010

Vecchio amico.

Rileggevo l'ultima cosa che ho scritto qui sopra, e sono sbalordita da quanto tempo non mi azzardo ad aggiornare questo fottutissimo spazio tutto mio. Quanto è vero che la vita quando la vivi, ti risucchia nel suo vortice di mille cose e facce e fatti, ma poi come un vecchio amico lui accetta le scuse e ci rivediamo, ed è sempre come la prima volta.
Non accetterò più un silenzio prolungato e cercherò di mantenere la promessa data.

martedì 27 aprile 2010

Il Sicario

È tutto pronto per oggi; sono totalmente consapevole di quello che sto facendo.
Scendo, l’appuntamento è vicino la mia vecchia scuola, c’è anche il mattatoio che coincidenza. Un posto ideale per commissionare un omicidio.
Fa freddo, qui tira sempre un vento gelido e non riesco a vedere un cazzo tanta è la polvere che mi finisce negli occhi. Polvere, infinite particelle di corpi, la polvere delle carogne che sono marcite qui.
Lacrimo forte, lui arriva mi guarda e mi fa: < cominciamo bene, che ci hai ripensato? Fissandomi, mi squadra da capo a piedi e mi rifila la solita frase: < non pensavo fossi così giovane>. .
Insomma finalmente tagliamo corto con sta storia e cominciamo a parlare sul serio. , niente, la cosa è così gli faccio io, devi essere preciso e non la devi fa soffrì a sta persona hai capito, io ti dico solo dove la puoi trovare ma mi piacerebbe che c'avessi un posto in alto, tipo cecchino, hai presente Nikita ?
< Aò a me, me sembra che te sei vista troppi film bimba. Ma ce lo sai che questa è la vita vera, anzi, la morte>.
Lo guardo, impassibile e penso che niente deve trasparire dal mio sguardo, certa gente è come i giocatori di poker: da un minimo movimento delle ciglia hanno capito già se c’hai le corna o se non ti sei lavato.
Prendo le banconote e le conto: Sono 500 euro la prima metà ora e il resto li avrai a fatto compiuto, siamo d’accordo?,
rimane in silenzio per un po’ e mi dice: Si tanto andò scappi che te ritrovo, fa lui.
Me ne torno a casa riflettendo su tutto e ripetendo a memoria le cose che ancora devo risolvere prima della fine.
Il tempo riflette perfettamente i miei pensieri neri e mi sembra che tutti sappiano quello che ho fatto.
Arrivo a casa e trovo Bea, sta per accendere un bong non chiedo di meglio, rilassarmi e pensare ad altro.
< Hey dove sei stata oggi ? ho provato a chiamarti ma niente, perché hai il telefono se poi non lo usi ?
la guardo ma non la sento vedo le sue labbra muoversi ma il mio cervello sono chiusa in una stanza insonorizzata.
Un suono forte e inconfondibile mi riporta sulla terra il fottuto citofono.
Chicazzè?, la kikka che pazza lei.
Lei si che se la vive bene, di qualche anno più grande di me ma già ha girato mezzo mondo, in giro sempre come sarebbe piaciuto a me.
Finalmente una faccia amica ci voleva proprio, le passo il bong mentre si accomoda accanto a me e comincia.....